Fallisce la compagnia inglese FLYBMI: panico tra i passeggeri

fallimento compagnia aerea BMI

Panico tra i passeggeri due settimane fa per il fallimento della compagnia inglese FLYBMI. Tantissimi sono rimasti bloccati in vari aeroporti inglesi con l’impossibilità di raggiungere le loro destinazioni. Ma che cosa è successo davvero alla compagnia aera FLYBMI? Non è per caso solo una delle prime conseguenze dell’avvicinarsi della Brexit?

Il fallimento della compagnia inglese FLYBMI: sarà colpa della Brexit?

C’era già qualche sentore nell’aria quando la British Midland International (BMI) era stata ceduta alla grandissima compagnia aerea tedesca Lufthansa e, successivamente, fusa con la scozzese Longanair. Lo scorso 17 febbraio la compagnia aerea FLYBMI ha dichiarato bancarotta in maniera formale ed è in amministrazione controllata.

Panico tra i passeggeri ma non solo, panico anche tra tutti i dipendenti che sono circa 376 tra personale di terra, assistenti di volo e piloti. Lo scalo principale della compagnia era l’aeroporto di Leicestershire, cuore delle Midlands inglesi. Poi, c’erano gli altri hub sparsi tra Bristol, Newcastle, Aberdeen, Bruxelles e Monaco di Baviera.

La compagnia aera ha dichiarato l’impossibilità di poter coprire i debiti anche se c’erano stati gli investimenti da 40 milioni di sterline. Si dice che il fallimento della compagnia inglese sia solo una delle prime conseguenze dovute all’incertezza della Brexit. Il costo del carburante è già salito di molto. L’unica cosa certa per il momento è che le tratte per la Scozia dovrebbero essere sostituite dai voli di Longanair.

Fallisce la compagnia inglese FLYBMI: panico tra i passeggeri

FLYBMI continuava a vendere biglietti anche dopo il fallimento

Pur sapendo del fallimento imminente la compagnia aerea FLYBMI ha continuato a vendere biglietti fino a sabato sera. Molti acquirenti hanno poi scritto sui social media che è davvero scorretto comportarsi in questo modo, vendere biglietti aerei pur sapendo di essere in banca rotta. Inoltre, la compagnia continuava a promuovere voli low cost verso alcune destinazioni tra cui la Germania cercando di attirare più passeggeri possibili.

Molti passeggeri non sono riusciti a raggiungere le loro destinazioni, sono rimasti bloccati in aeroporto senza avere la possibilità di prendere un altro volo gratuitamente. Uno studente ha raccontato alla BBC di essere rimasto in aeroporto a Brussels per molte ore. Aveva speso £130 per il suo volo diretto a Newcastle e ha dovuto pagare un secondo viaggio per cercare di raggiungere la sua destinazione. Riusciremo a capire in futuro se questa è solo una delle prime conseguenze dovute alla drammaticità e all’incertezza della Brexit.

Per qualunque problema con il vostro volo potete sempre fare affidamento su Flycare.

Author: Grazia Maietta
Amante dei viaggi, delle lingue e della moda, sognatrice e traduttrice. Italiana di nascita ma cittadina del mondo. Attualmente vivo e lavoro in Inghilterra. La mia passione più grande è viaggiare ma anche scrivere e scattare fotografie.
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