Cosa vedere a Monza, la città di Teodolinda

Cosa vedere a Monza, la città di Teodolinda

Il duomo di Monza

A soli 12km da Milano, capoluogo lombardo, c’è un’altra capitale: quella della Brianza. Ma a discapito di una reputazione non altissima di regione industriale e produttiva dove non c’è niente, Monza ha invece una storia lunghissima e regale che si manifesta tutta nei suoi non pochi monumenti.  

La città della Corona Ferrea

Milano è la metropoli più influente d’Italia, quella sempre sui giornali per la sua incredibile capacità di essersi rialzata, per il lavoro, per gli investimenti che riesce ad attrarre. Ma non è l’unica città importante e, anzi, vicinissima a lei c’è una sua storica rivale e che però gode e influenza il capoluogo meneghino in alterne fortune.

Si parla di Monza, capoluogo della provincia di Monza e della Brianza, nonché terza città della Lombardia per popolazione dopo Milano e Brescia, che non a caso ha insistito per staccarsi dalla provincia di Milano – ora Città Metropolitana – per via di una fortissima autonomia culturale, culinaria e storica che ci tiene a conservare nonostante la vicinanza alla metropoli.

E pur essendo una città non troppo grande, con meno di 140.000 abitanti, dispone di una grande quantità di opere storiche e artistiche che un vero appassionato deve visitare. La città fu fondata dai Celti, ma la sua elevazione al titolo di città si deve ai Romani che la edificarono e ampliarono notevolmente, dandole il nome di Modetia.

Divenne poi importantissima città longobarda, dopo la capitale Pavia, tanto che la Regina Teodolinda ne volle fare la sua Capitale e fece qui produrre la celebre Corona Ferrea, custodita oggi nel Duomo di Monza – una perla gotica voluta dalla stessa Regina – che sarà il simbolo di ogni Imperatore successivo ai Longobardi, da Carlo Magno a Napoleone

Monza fu anche prediletta dagli Austriaci, al punto che Maria Teresa d’Austria fece qui edificare la Villa Reale come dono del figlio, per eguagliare la magnificenza della Reggia di Caserta. In tempi moderni, Monza ha saputo mantenere un ruolo di centralità in Italia, come centro di produzione insieme a tutta la Brianza, come Centro sportivo per via del suo importante Autodromo, uno dei più famosi e complessi del mondo, nonché sede di multinazionali che hanno preferito lei a Milano, come Adidas o Epson.

Insomma, una città che anche solo per il suo immenso Parco – quello che, appunto, contiene anche il circuito – vale la pena di essere visitata. Che cosa vedere? Qui di seguito i più importanti musei della città, correlati di guida, prezzi e orari di visita.

Duomo di Monza

Come già accennato, il Duomo di Monza è il punto più centrale della città, una perla gotica impreziosita dalla Cappella di Teodolinda, un meraviglioso affresco raffigurante tutte le più importanti gesta della regina Longobarda e dove tra l’altro è conservata la Corona Ferrea, gioiello ambito da ogni Imperatore d’Italia.

L’edificio religioso così concepito è realizzato sulla precedente basilica voluta dalla Regina longobarda, intorno al Trecento – quindi in pieno periodo gotico – come celebrazione del primo Giubileo della Città. Accanto al Duomo, c’è anche il Museo ed il Tesoro del Duomo di Monza, entrambi aperti tutti i giorni fino alle 18.00, tranne il lunedì che è giorno di chiusura in città.

Come detto, il Duomo comprende la Cappella di Teodolinda che invece è antecedente al Trecento in quanto nasce per volere della Regina longobarda, colei che fu l’artefice della conversione al Cristianesimo del popolo Longobardo, un popolo di origine germanica, forse addirittura scandinava.

Purtroppo, della Basilica longobarda voluta dalla Regina non è rimasto praticamente nulla, e la maggior parte dei resti dell’edificio che precedeva l’attuale Duomo si trovano all’interno del museo del Duomo unitamente al Tesoro del Duomo, ovvero i gioielli e le maggiori reliquie della corona longobarda.

L’Arengario e il centro storico

Si è parlato tanto di Longobardi, popolazione che ha contribuito allo sviluppo di Monza nel Medioevo, ma in realtà sono pochi, oggi i monumenti di epoca longobarda. Anzi, si può dire che praticamente l’unico monumento longobardo intatto è la Torre Longobarda parte del comprensorio dell’antica Basilica, e che oggi si trova a pochissimi passi dal Duomo come “incastonata” da edifici di epoche diverse.

Ma il vero simbolo di Monza è l’Arengario, splendido monumento Romanico realizzato sul finire del Duecento e che è stato per lungo tempo la sede del municipio Monzese, da cui le varie dinastie che hanno dominato la città (dai Visconti ai Leyva fino agli Asburgo) tenevano i loro discorsi alla cittadinanza. Lo stile è direttamente ispirato al suo “gemello” milanese, costruito qualche anno prima e che oggi si può vedere in Piazza dei Mercanti, a Milano.

Nello stesso stile, sempre in pieno centro storico (precisamente, in Via Italia) la piccola Chiesa di Santa Maria in Strada, che riprende le stesse fattezze stilistiche in tipico stile Lombardo medievale dell’arengario. C’è poi il Ponte dei Leoni, che attraversa il Labro, mentre un’altra perla dove tra l’altro poter fare shopping è la Rinascente di Monza, chiamata anche Il Castello per il fatto che sorge e riprende le fattezze dell’antico Castello della Città, di cui oggi rimane solamente un piccolo torrione a pochi passi e sotto cui passa il Lambro.

Tra l’altro, proprio il punto in cui sorge questo torrione è un punto altamente “instagrammabile”.

La Villa Reale, il Parco, l’Autodromo

Forse l’elemento più famoso della città è la Villa Reale di Monza, uno splendido edificio neoclassico fatto edificare nel Settecento da Maria Teresa d’Asburgo-Lorena che voleva farne un dono al figlio Ferdinando. Oggi ospita le mostre più grandi e importanti della città, nonché numerosi eventi e manifestazioni, la più importante delle quali è l’esposizione dei vincitori del Sony World Photography Awards, celebre concorso fotografico organizzato ogni anno da Sony le cui premiazioni avvengono a Londra per poi, appunto, essere esposte anche nella città di Teodolinda.

Dai giardini della Villa Reale si estende il parco di Monza, il quarto parco cittadino più grande d’Europa nonché il parco recintato più esteso del Vecchio Continente. Originariamente i giardini dovevano essere l’intero Parco, ma oggi sono due realtà diverse separate dalle mura dei giardini.

Nel parco sorgono una quantità spropositata di edifici di ogni genere, ville, cascine, scuole, e ci sono scorci incredibili del Lambro e dei sentieri. Inoltre, si possono vedere animali tipici del bosco mediterraneo, come gli scoiattoli rossi oggi ampiamente minacciati dai più forti scoiattoli grigi, che però sono originari del Nord America.

E dentro il Parco ha trovato spazio anche l’Autodromo Nazionale di Monza, sede del Gran Premio d’Italia in cui si sono svolti 80 gran premi su 88. Oltre ad essere uno dei circuiti più conosciuti al mondo, è anche il più antico attualmente in uso.

E se ho solo un giorno?

Vista la quantità di monumenti – e non sono nemmeno finiti – Monza pur essendo piccola non è una città che si visita in un giorno solo. Ma se la disponibilità di tempo è quella, allora conviene puntare subito sulla Villa Reale, sui suoi Giardini e sul suo parco, perché rappresentano il complesso monumentale e istituzionale più importante della città.

Anche perché è in grado di accontentare un po’ tutto: amanti della Storia con la visita guidata agli appartamenti reali; amanti dell’arte visitando una delle mostre perennemente organizzate al suo interno; amanti della natura con una bella scampagnata al parco e, infine, gli amanti dei motori all’Autodromo e al molto meno noto Museo della Velocità.

Se avanza tempo, è possibile fare un breve giro nel centro storico (dalla Villa sono 10 minuti a piedi) magari entrando dentro il Duomo per ammirarne le pareti completamente affrescate.

Author: Staff
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