La Milano ancora da scoprire

La Milano ancora da scoprire

L'orto botanico di Brera

Milano è una città in pieno rinascimento: in questi ultimi 10 anni o poco più è riuscita ad uscire dalla sua reputazione di città frenetica e industriale, dandosi l’immagine di una città europea proiettata nel futuro, con storia e arte da offrire a chi la visita. Ma c’è ancora chi si limita al Duomo e al Castello Sforzesco, senza sapere che ci sono alcuni luoghi della metropoli lombarda segreti e suggestivi in grado di lasciare senza parole il visitatore.

Rinascimento Meneghino

A differenza di altre città d’arte italiane, come Roma, Firenze o Venezia, di Milano non ci si innamora al primo colpo, ma è una città che va continuamente scoperta. Una città per certi versi diffidente, che si fa apprezzare e si apre con il tempo consentendo a chi la vive di scoprire man mano ogni suo lato, anche quello meno noto e che però è quello che lascia le sensazioni migliori.

Milano non è quindi il classico percorso che comprende San Babila, Corso Vittorio Emanuele, Il Teatro Alla Scala, Piazza del Duomo fino ad arrivare al Castello Sforzesco e all’Arco della Pace, passando per il Parco Sempione che divide i due monumenti. Milano è molto di più, che non si trova sempre sulle principali mappe ma che forse riesce a lasciare il segno più dei luoghi più blasonati – che ovviamente rimangono stupendi, ed è questo il motivo per cui sono così gettonati.

Nei prossimi paragrafi si segnalano alcuni di questi luoghi suggestivi, che in poco tempo sveleranno quasi tutti i segreti sulla “Capitale” del Nord Italia.

L’Orto Botanico di Brera

Brera è un quartiere famoso della città, ma forse solo per la sua enorme Pinacoteca. In realtà è uno dei nuclei più suggestivi della città, un quartiere molto pettinato che si contraddistingue per un suo stile preciso e caratteristico, tanto da far sembrare per un momento di non essere più nella stessa città che pochi passi prima ha mostrato il Duomo.

Ma proprio in un angolo remoto della Pinacoteca si trova l’orto botanico di Brera, una delle tante conferme che la metropoli non è fatta solo di cemento, palazzi e smog ma ha anche non poche isole di verde. L’Orto Botanico non è gestito dall’Accademia di Brera, ma dall’Università degli Studi di Milano, ed è un luogo imperdibile specie per chi ama rilassarsi con i colori e i profumi dei fiori.

Qui infatti c’è una varietà molto grande di specie botaniche, che permettono di vivere un’esperienza davvero insolita e certamente non comune a tutte le metropoli del mondo.

Binario 21

Ben più segreto è un altro punto di Milano, che riporta ad un periodo molto infelice della nostra storia: quello della Shoah, che anche l’Italia – nonostante a volte venga dimenticato – ha conosciuto. Il Binario 21 è un memoriale di questo periodo buio della storia, e si trova (come il nome indica) alla Stazione Centrale, in un punto al di sotto dei binari usati per i viaggi di linea perché era un binario speciale usato per caricare e deportare, nei due anni compresi tra il 1943 e il 1945, centinaia di ebrei, omosessuali, zingari e dissidenti politici, verso i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e Bergen Belsen, ma anche a campi di concentramento più vicini, come quelli italianissimi di Fossoli e Bolzano.

Questo luogo è a suo modo suggestivo, nonché fondamentale per non cancellare la memoria di questi eventi.

La Chiesa di San Satiro

Una Chiesa che porta la firma di Donato Bramante, non proprio il meno noto degli artisti italiani rinascimentali. All’inizio forse non stupisce, ed è qui che sta la bravura dell’architetto che ha creato un’illusione ottica da decifrare, anche se non la si coglie immediatamente. Questa Chiesa è una perla nascosta in una delle strade più turistiche di Milano, Via Torino, su cui Bramante ha lavorato nel 1480 riuscendo a dare l’impressione che un piccolissimo spazio di 95cm sia profondo 9 metri.

Il motivo è molto più semplice di quel che si crede: è vero che è il periodo delle dimostrazioni di conoscenza della prospettiva, ma in realtà l’architetto ha creato questa illusione perché non aveva spazio per la costruzione di una vera e propria abside. Quando si dice fare di necessità virtù!

Cimitero Monumentale di Milano

Anche questo edificio – un complesso mastodontico – è una perla che solo in pochi conoscono, anche per via della sua posizione non centrale. O almeno, non nel centro storico visto che si trova a pochi minuti dal nuovissimo complesso di Porta Nuova, un tempo appena fuori dalle mura della città quindi nel luogo tipico dove sorgevano i cimiteri.

Il Cimitero è un vero museo a cielo aperto, che può stupire anche chi ha visto altri cimiteri come il Monumentale di Parigi. Anche perché è qui che si trovano i mastodontici e spesso bizzarri monumenti sepolcrali delle più illustre famiglie nobili e borghesi della città, come i Falck, i Bocconi (tra cui Ferdinando, fondatore dell’omonima città),i Campari, i Treccani, i Brambilla, ma anche le tombe di Carlo Cattaneo e soprattutto di Alessandro Manzoni. 

Il tutto corredato da un bellissimo stile gotico italiano, non dissimile da quello toscano o da quello che si può trovare nel duomo della vicina Monza (il gotico del Duomo di Milano è rimaneggiato dall’ottocentesco Neogotico, e più simile a quello internazionale che si trova in Germania e Francia).

La città dall’alto: High Line Galleria

Questa è una passeggiata è una chiara “scopiazzatura” a New York City, ma non per questo non merita la spesa: parliamo della camminata sui tetti della celeberrima Galleria Vittorio Emanuele, quel complesso tardo-ottocentesco che unisce Piazza Duomo a Piazza della Scala.

È un percorso panoramico che permette una vista su tutta Milano, inaugurato nel 2015 in occasione di Expo e del restauro dei piani alti del complesso per opera di Alessandro Rosso Group e Seven Stars Galleria. Qui sì che si possono vedere dei lati di Milano davvero insoliti!

Pirelli Hangar Bicocca

Se c’è un vantaggio del passato industriale della città è che oggi ha permesso di avere tantissimi musei d’Arte di ogni genere, non presenti nelle altre metropoli. Il MUDEC, il BASE, la Fondazione Prada e soprattutto l’enorme Pirelli Hangar Bicocca.

Questo complesso è stato reso un museo d’arte contemporanea, uno spazio espositivo nato in seguito alla riqualificazione di un’ex zona industriale del capoluogo lombardo che prima ospitava sedi e fabbriche di Falck, Breda, Marelli e, appunto, la Pirelli. La struttura era, appunto, un Hangar (nella stessa zona si trova anche un piccolo aeroporto) che per le sue dimensioni permette l’inserimento di istallazioni molto grandi, come la più grande e permanente dei Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer.

Ossario di San Bernardino

Segreta, misteriosa, cupa, Milano sa essere anche inquietante. Tutti questi aggettivi quasi convergono nella Chiesa di San Bernardino delle Ossa, un unicum della città. L’interno della cappella della chiesa, come forse suggerisce il nome, è ricoperto da migliaia di ossa che danno luogo ad un risultato davvero macabro.

A rendere il tutto ancora più sinistro è il fatto che tali ossa sono state trovate scavando le fondamenta per il nuovo campanile della Chiesa di Santo Stefano, che era crollato nel 1642, e pare che siano di santi e martiri, anche se è più probabile che siano di persone morte in ospedale in epoca medievale.

Author: Staff
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