Le meraviglie di Siracusa

Le meraviglie di Siracusa

vista del duomo di Siracusa

Quanto sarebbe bello fare un tour della Val di Noto? Scoprire tutte le meraviglie di Siracusa? Se stai per partire per la Sicilia ecco l’articolo che fa per te! 

 Tra le città più belle della Sicilia, c’è sicuramente Siracusa. Posta nella bellissima Val di Noto, nel sud est dell’isola, rappresenta una delle mete più ambite per chi vuole scoprire la vera cultura siciliana. Terra, cucina e mare affascinano e conquistano tutti i turisti. 

Leggi l’articolo e scopri tutte le meraviglie di Siracusa. 

piazza centrale di Siracusa

SIRACUSA: ecco cosa devi vedere 

Siracusa è una delle città della Sicilia a vantare una storia davvero molto varia. Fu fondata da un gruppo di coloni corinzi nell’VIII sec a.C in un sito di particolare importanza strategica, trattandosi dell’unico riparo naturale sulla costa orientale dell’isola, difeso alle spalle dai monti Iblei. 

Dopo la conquista romana, avvenuta nel 212 a.C, Siracusa conobbe un periodo di decadenza, dovuto anche alle malversazioni di politici senza scrupoli, come il celebre Verre che Cicerone fece condannare in tribunale. Divenuta capitale dell’isola sotto il dominio bizantino, 663-668 d.C, la città fu a più riprese contesa da greci ed arabi fino a quando cadde sotto il dominio svevo, che va dal 1194 al 1268.

Mare con pietre di Siracusa

Attraversate le vicende comuni al resto della Sicilia, dominio aragonese, spagnolo e savoiardo, Siracusa è una delle città popolosa economicamente vivace, meta turistica di prima importanza per le bellezze paesaggistiche e culturali. 

La lunga storia della città è testimoniata anche dalla straordinaria stratificazione degli stili architettonici dei suoi edifici. Infatti, una serie di culture convivono l’una accanto all’altra in perfetta armonia.  

I Palazzi, infatti si vestono di: 

  • antichità greco romana; 
  • cultura bizantina; 
  • architettura araba e sveva; 
  • splendore del barocco. 

Nei luoghi meglio preservati dall’invasione della moderna urbanizzazione, come l’isola di Ortigia, Siracusa appare come una straordinaria intersezione di più città l’una nell’altra. 

vista del duomo di Siracusa

Ma cosa vedere a Siracusa? Ecco quello che non puoi assolutamente perdere in città: 

  • l’isola di Ortigia, è collegata via terra alla città tramite un ponte ed è posta nel mezzo del porto, quasi come una nave alla fonda. Denominata lo scoglio dei siracusani, Ortigia racchiude il più antico nucleo di insediamento umano della città e anche quello abitato con maggiore continuità. Fortunatamente risparmiata dal boom edilizio che ha colpito la terraferma, l’isolotto testimonia ciascuna delle fasi storiche vissute da Siracusa, ponendo in sequenza testimonianze: 

– del passato classico, il Ginnasio, la Fonte Aretusa e il Tempio di Apollo; 

– del periodo svevo, come il Castello Maniace fatto costruire da Federico II su un precedente forte bizantino; 

– edifici in stile gotico aragonese come il palazzo Mergulese Montalto; 

– stile catalano coma la scala di Palazzo Platamone; 

– del periodo barocco come il palazzo Municipale. 

vista dell'isola di ortigia 

  • il teatro greco antico fu costruito nel V secolo a.C ampliato poi dal tiranno Gerone II nel III secolo a.C e, successivamente, anche dai romani. Otre che per scopi ludici, il teatro fu utilizzato anche per assemblee politiche. In parte scavato nella roccia, in parte costruito con blocchi di pietra estratta dalle vicine Latomie, il monumento orientato verso il mare, è una delle massime espressioni dell’architettura teatrale antica; 

teatro antico greco di Siracusa

  • il duomo nel quale è ben visibile la stratificazione degli stili architettonici presenti nell’isola di Ortigia. In esso, i bizantini inclusero l’antico tempio di Atena, le cui 36 colonne incamiciate nelle pareti della chiesa sono ancora perfettamente visibili. All’epoca in cui si edificava il tempio di Atena, Siracusa era sotto la tirannia di Gelone ed era una delle città di maggiore vivacità culturale all’interno del bacino del Mediterraneo. Basti pensare che, in questa città vissero ed operarono i grandissimi poeti Bacchilide, Pindaro, Eschilo, Simonide oltre che al filosofo Senofane. 
Author: Cristina
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